ancinu?arde-

ancinu-azz

 
 
 
 
 
 
 
                                 
NUI PARLEMO CUCÍ

MURRICONESE 2

         ancinu—azz                   


___________________________________________________
NB . I vocaboli con (*) provengono dagli appunti di L. Petrocchi        
  etimologia  ♥ precisazioni grammaticali  ♣ derivazioni  ♠ modi di dire  

 NB.  Ascoltata la dizione , il verso o vista l'immagine chiudere la schermata.    
       Ricerca rapida: Ctrl+F e comparirà il riquadro di ricerca a fondo pagina.

__________________________________________________________________
 MURRICONESE                     ITALIANO                                              DIZIONE
 

ancinu

s.m.

uncino  
 sinonimo ganciu                                       Figura  

anginopetto
s. m.

angina pectoris    

 ♦ lat. anginae pectoris
 ♠ Eh! J'à piatu un'anginopettore e c'è remasu!
 

anguenàje
s. f.

1. inguine   2. interiora 
Figura

 ♦ anguenaia o inguinaia forma arc. di ingune  ¦neut. pl. latino inguinalia (parti riguardanti l'inguine)

 

angunia
s. f.

agonia        

Anticamente quando una persona era in punto di morte ed il Prete aveva somministrato l'Estrema Unzione, le campane suonavano "a l'Agunia"
♣ "sonà l'agunia a callicunu" augurare tribolaxioni

 

animusu

vispo   agg.  

 

annanzi
avv.

dinanzi
♣ 
' llèvamette da nnanzi sennò te struppio ' : togliti di torno altrimenti ti storpio (faccio del male)

 

antichi
s. m.

avi
non fà come l'antichi, magnavanu a scorza e buttavanu i fichi.

 

apiólu
s. m.

trivella (piccola) 
 Figura       
   

L'apiólu era usato, principalmente per praticare un forellino nella botte per spillare il vino soprattutto per assaggio; il foro veniva, poi, richiuso con uno zeppo, se si prevedeva la continuità dell'uso, altrimenti vi si inseriva della canapa (stoppa) che all'occorrenza si toglieva con l'apiólu. C'erano delle regole di foratura:
1) quando si riempiva la botte con il mosto si praticava un forellino a circa 10 cm dall'apice, quando si intravedeva la goccia fuoriscire, si ostruiva il forellino e si procedeva alla riempitura completa con cautela.
2)  Si praticava un forellino per spillare il vino, ad una altezza tale che, arrivati a togliere il liquido fino al quel punto, poi era ora di "mutare" il vino.

 

appedi
loc., avv.

1.in fondo 2. in basso 3. a piedi*

♦ dal latino  apud_pedem ( apud regge l'acc. e ap- raddoppia la p) appedem = vicino al piede (fondo)( pes-pedis vul dire anche [in] basso, [in] fondo)
♥ Attenzione, non è la fusione tra a +pedi ma tra apud+pedem * per scrivere a piedi si scrive a pedi  ma nel parlato, siccome a si fonde col vocabolo diventa appedi.
da capu appedi ' = dall'inizio alla fine
   me l'hó fatta tutta a pedi! = l'ho fatta tutta a piedi!

 

appellà*
v.

1. appellare    2. ricominciare  v.

1. fare l'appello
2. Nel gioco della morra, ricominciare da capo per l'errore di uno dei giocatori
♥Questo verbo ha anche la forma riflessiva che si coniuga interponendo i pronomi riflessivi  ME, TE, SE, CE, VE

 

appititu

appetito  s. m               

 

appréssu
 

1. dopo  2.di seguito     3.pedisseguo

 

ara
 

1. aia  sos. 2.ara (misura sos.) avv 3. altra  pron
 
Figura

1. "éa spasu i facióli nell'ara pé falli assólà!"  aveva steso i fagioli sull'aia per assolarli.

"un'ara? boh! me sa che pé fà 'na coppa de terra ce vóju trent'are."

" Cumbinane un'ara de 'e tee e te remanno a casóta!" Combinane un'altra delle tue e ti rimando a casa tua!

 

arà
v.

1. arare   2. dissodare

 

arabbàcci
s. m.

arabi

 

aratu
s.m,v.

1 aratro  2 terreno dissodato 
Figura

s.m.: « non hó pututu finì: m'è ss'è ruttu l'aratu.»
v.: «...tu va sempre drittu, ppò, doppu u ponticéllu, u sicundu terrenu aratu che 'ncuntri.

 

arba
s. f.

alba

Figura

 

arbaggia
s. f.

1. albagia  2. alterigia 3. spocchia

 

Arberigo

Alberico

 

Arberto

Alberto

 

arbiru
s. m.

acero     (sostegno o capotesta della vite)
Figura

l'arbiru è usato come capotesta o sostegno della vite che normalmente è l'acero.
Mentre l'arburu è l'arbero in generale.
Qualche volta è usato l'urmu (olmo).
Comunque, molti non fanno questa distinzione e usano indistintamente arbiru o arburu.

 

arbìtriu
s. m.

arbitrio

 

arbucciu
s. m.

1. pioppo   2. betulla 
 Figura

 

àrburu
s. m.

albero l'arburu è l'arbero in generale.

l'arbiru è usato come capotesta o sostegno della vite che normalmente è l'acero.Qualche volta è usato l'urmu (olmo).
Comunque, molti non fanno questa distinzione e usano indistintamente arbiru o arburu.

 

arca
s.f.

madia  
  
Figura

 

arcànu
s. m.

1 mistero   2.cose nascoste
'che ete paura che se scopre l'arcanu? '. avete forse paura che si scoprano le marachelle nascoste?

 

Arceste

Alceste

 

archemmuse
s. m.

alchermens  
 
Figura

♦ dallo spagnolo alquermes e questo dall'arabo al. qiumiz = scarlatto
♠ liquore per dolci

ingredienti

350g d'alcool a 95°, 350g di zucchero, 500g d’acqua, 7g di cannella in canna, 4g di cocciniglia, 1,5g di macis, 1g dì chiodi di garofano, 1g di cardamomo, 1g di vaniglia, 60g d’acqua di rose.

Preparazione

L'alchermes vanta un'origine nobile e la sua celebrità va attribuita a Caterina de' Medici che lo introdusse alla corte di Francia. Si mettono le spezie, l'alcool e 200g d’acqua in un vaso per 15 giorni agitando due volte al giorno. Sciogliere lo zucchero nei rimanenti 300g d’acqua e aggiungerlo al macerato. Fate riposare per un giorno, filtrate e appena prima di imbottigliare aggiungete l'acqua di rose.

  

 

arció
s. m., agg.

1. arcione                                             

2.persona di mentalità   contorta e parziale
 Figura

' si' stortu come 'narcione de mmastu ': sei una persona di parte

 

arcu
s. m.

arco 
 
Figura1        Figura2

 

ardale
s. m.

altare
♠ ' spojemo 'nardale e ne vestemo 'naru; mo co l'ardale, mo col santissimo quanno ca sera se remeddia benissimo '

 

ardalini
s. m.

tresche, affari poco puliti;
' vederrai che mo se scopru l'ardalini! ' vedrai che ora si scoprono le tresche

 

arde

ardere    v.

 

arderatu
agg.

alterato

 

ardezza

altezza                 s. f.

 

ardimintusu
agg.

1. ardimentoso   2. audace
che monellu ardimintusu! non a paura mancu de schioppettate

 

ardìre
s. m.

1. coraggio    2. sfrontatezza
'tu varda sa che ardire!'

 

arditezza
s. f.

baldanza
sinonimo:  ardire

 

ardrui
agg.

altrui
'che se 'mpiccia dell'affari ardrui, de tre malanni je ne toccanu dui'

 

ardu
agg.

alto

 

arénga
s. f.

aringa 
sinonimosaraga 
 
Figura    

L'aringa si riconosce per il corpo compresso sui lati ed il ventre arrotondato (a differenza del genere Alosa). La mascella inferiore è prominente, il labbro superiore è intero. La base della pinna caudale non ha scaglie. Il dorso è scuro, con un riflesso verde-azzurríno, i fianchi più chiari, il ventre bianco
argenteo. Gli opercoli ed i fianchi possono presentare riflessi dorati.
Le aringhe si avvicinano alle coste per la fregola (i principali luoghi di fregola si trovano sulle coste norvegesi), che ha luogo da marzo ad aprile. Le uova sono deposte su un supporto sabbioso o argilloso, ad una profondità di 130-250 m, ad una temperatura di 4-7° C. L'incubazione dura 2-3 settimane.Dopo la fregola, gli adulti ritornano al largo. Le uova e gli avannotti sono pelagici, e le correnti marine li portano lontano dal luogo della schiusa. Nell'autunno del primo anno, le aringhe, allora lunghe 4-6 cm, ritornano verso le coste. Esistono anche delle razze d'autunno che vanno in calore lontano dalle coste, sui fondi alti. L'aringa arriva a 25 anni. È una delle specie commerciali più importanti. Le pesche raggiungono una media di 1,3 -2 milioni di tonnellate, ma da qualche anno si verificano cali vertiginosi.
Lunghezza: fino a 45 cm.
D: 16-22; A: 13-20; 1. 160-70.
Peso: fino a 0,7 kg.
Fecondità: 10.000-100.000 uova
Distribuzione: parte Nord dell'Atlantico, e parzialmente acque
artiche adiacenti. Coste europee fino al golfo di Guascogna,
coste della Groenlandia meridionale e del Labrador, a 40° di
latitudine Nord, Nord del Pacifico.
Una curiosità moriconese: quando, molti anni or sono, si comprava un'Arenga, si chiedeva o quella "maschiu" o quella "femmona"   e si credeva, ERRONEAMENTE  che quella femmina fosse quella che aveva il "il latte" , cioè la sostanza che conteneva lo sperma per la fecondazione. Insomma se nell'addome era molliccia (latte) era femmina se dura( uova), maschio.

 

arganu
s. m.

argano   
Figura

 

argéntu
s. m.

argento

 

ariusu
 

arieggiato   agg.
 

armancu

1. almeno      2. così  avv.

 

arme
s. f.

ferma militare   (ì sotto l'arme = andare militare

 

arrestu
s. m.

1. blocco  2. arresto 
 

in moriconese l'arresto da parte delle forze dell'ordine non si traduce con arrestu, ma « l'au rre§tatu»
arrestu cardiacu

 

arréto
avv.

dietro
♦ lat.: ad_ret(r)o   ♥reì arréto=arretrare

«t'à missu o'nanzi arreto»

 

arrillà
inter.

arri + la
 

 

arriquà
inter

arri + qua

 

arriquajódò
inter

variante di arri qua

 

arriquassùdò
inter

variante di arri qua

 

arró
s. m.

1. capotesta dei filari, 2. Sostegno per cancelli

3.  persona irremovibile dalla mentalità contorta

Figura    

Normalmente è  costituito da un passone di castagno o quescia, non sempre molto diritto.
Si più drittu de 'n'arró

 

arrustu
s. m.

arrosto
è più sarza che arrustu = sono più chiacchiere che fatti!

 

arrutinu
s. m.

1. arrotino    2.succiacapre   
 Figura    

IL VERSO ►►

2. il termine dialettale è un  onomatopea, dovuto al canto che assomiglia al rumore di una arrotatrice
Il succiacapre è un rapace crepuscolare-notturno.Deve il suo nome ai pastori, i quali, vedendolo posarsi spesso in mezzo al bestiame per cercare insetti negli escrementi, credevano succhiasse il latte delle capre.


 

aru
pron., agg.

altro
' unu coll'aru ' : uno con l'altro; ' unu appressu all'aru': uno dopo l'altro

 

arzà
v.

1.alzare  2. elevare   3. erigere

 

'ssu pianu ' l'àu arzatu c'un momentu '
Questo verbo ha anche la forma riflessiva che si coniuga interponendo i pronomi riflessivi  ME, TE, SE, CE, VE

 

arzà i palluni
loc.

dire bugie, dire fanfaronate   
 
Figura       

 

♠..,e quillu fa arzà i palluni senza patellina!
===============================
In senso proprio far volare palloni di carta, in senso fig. raccontare bubbole, raccontare storie esagerate

Fino agli anni intorno al 1950, nelle ricorrenze festive, specialmente di S. Antonio, era usanza fare dei palloni (mongolfiere) con la carta velina colorata (V. Fig.) sotto il quale veniva fissato un marchingegno ( la padellina) che producesse una fiamma la quale produceva gas leggeri che gonfiavano il pallone, che era ancorato a terra con una cordicella. Quando il pallone si era riempito ben bene di gas e veniva sospinto in alto da essi, si slegava la corda ed il pallone volava via, finché ci fosse stata la fiamma ed i gas fossero rimasti attivi. Sul pallone si scriveva il nome della festa e del paese.
Specialista in questa operazione era Peppantonio Prosseda.

 

arzillu
agg.

vispo

 

asfardu
s. m.

bitume 

 

asinu
s. m.

asino                                     Figura e VERSO  ved. Somaru           

♥ asinu/asena (importato dal ircondario), lo si usa soprattutto nei detti; nel dialogo si usa " Somaru"
u bove disse  curnutu all'asinu; l'asinu de patimale ( detto di persona piena di acciacchi)

 

aspu
s. m.

aspo                                                
  Attrezzo tessile per dipanare le matasse di filo
 Figura  

 

assógna
s.f.

sugna   
  
Figura

È la parte adiposa che avvolge l'intestino ed è la riserva di grasso dell'animale (V. Figura)
Dalla sugna si ottiene lo strutto facendola sciogliere lentamente e ciò che rimane sarnno i "sfrizzuli" o "cioccioli", ottimi per farci un tipo di focaccia.

 

assu
s. m.

asso
1. carta da gioco  2. persona molto brava specialmente nello sport

 

àsula
s. f.

1. occhiello, asola  2. organo femminile

3. ferita da coltello  
Figura

 

attaccafocu
s. m.

1. esca da ardere  2. niente  
  
Figura     
♥  L'esca, normalmente, era un fungo parassita del genere Poliporus, allo stato legnoso. 
♠  'non ce tengu mancu l'attaccafocu' non possiedono nulla       

 

attu
s.m.

1. gesto 2. attitudine  3.documento
'♠. nzarrà pe me, ma l'attu è brutu ';  non o vidi che non ce tè l'attu '

 

atturnu
avv.

attorno
♥ ' da turnu ' ha valore di allontanamento : " ma te vó leva d'atturnu?"

 

au
prep. art.

al, allo                 

  a 'a mamma= alla madre
 au  patre = al padre
 ae sorelle =alle sorelle
 ai fratélli =ai fratélli

 

àu,hau
v.

hanno
 ( 3ªps. pr. ind. di  Avé )
 È preferibile scrivere "hau" per non   non creare confusione con la prep. art. "au"

 

autobbusse
s. m.

autobus di linea

 

avaru
agg.,s.

1. avaro   2. tirchio
sin.: tirchiu; tiratu;  al femminile anche: sèneca (svenata); rasora

 

avé
v.

avere
Questo verbo ha anche la forma riflessiva che si coniuga interponendo i pronomi riflessivi  ME, TE, SE, CE, VE

 

aviólu*

vedi " apiólu"

 

ázzicu
agg.,s.m

1.incentivo  2.provocazione

3 abbrivo
forse da #arsiccio#  bruciacchiato ¦sapere d'ars.:saper di bruciato; infuocato, infervorito
♠ "Perch'è carmu, dajecce pure l'àzzicu!"

 

azzione
s. f.

azione
♥ il dispregiativo azzionaccia vale per cattiva azione.

 

 

A-ancine  B-Bermonte 
                     Trovaparola