ANCORA SULLA LIBERTÀ-
NUOVO ARTICOLO DI GIGGI SULLA SCUOLA:
ANCORA SULLA LIBERTÀ LIBERTA’ DIDATTICA (continuazione) LIBERTA DIDATTICA LIBRI DI TESTO E BEN ALTRO Non avrei voluto trattare delle problematiche del libro di testo, ma il Supporto di Pierluigi al mio precedente articolo mi spinge almeno a farne cenno. Solo un cenno però, perché largomento dei libri di testo implica problematiche ampie e complesse, che vanno dalla prospettiva pedagogica e didattica a quella della storia della scuola, a quella della legislazione scolastica, a quella delleconomia, a quella delle interferenze culturali e politiche, ecc. Chi non ha una cultura specificamente indirizzata ai problemi della scuola come la possono avere insegnanti, dirigenti scolastici, pedagogisti e studiosi dei problemi della scuola e delleducazione, a parlarne rischia di muoversi su un terreno sconosciuto e di procedere non solo per semplificazioni (come ha fatto Pierluigi) ma anche di sovrapporre temi, procedimenti, strumenti e termini estranei alla materia e propri di quelle materie di cui potrebbero essere specializzati i vari interlocutori. Ladozione dei libri di testo da parte degli insegnanti è espressione della libertà dinsegnamento (oggi autonomia didattica) che la legge costituzionale garantisce agli insegnanti (art. 33 comma I). Non è vero che ogni anno si cambiano i libri di testo: precedentemente ladozione di un testo avveniva per cicli (biennio + triennio) ora mi pare per triennio; chiaramente ogni classe, quindi ogni anno, ha il suo libro. Curiosamente Pierluigi si domanda come è possibile che si diversifichi il testo di matematica (nelle varie adozioni). Ebbene, la matematica è una scienza (e una disciplina) come tutte le altre scienze e le altre discipline.. Essa va insegnata secondo i metodi più opportuni e secondo i criteri di adattamento ai livelli di apprendimento e alle caratteristiche degli alunni (o delle classi). Quindi è doverosa e obbligatoria ladozione diversificata dei libri di matematica, secondo legge. Oggi il problema vero dei libri di testo non sta nelladozione più o meno ravvicinata, ma sta nella loro utilità effettiva in rapporto alla libertà didattica dellinsegnante, che si trova ad operare in un mondo del tutto nuovo negli strumenti e nei linguaggi, cioè il mondo di internet. Il libro di testo andrebbe abolito, come già chiedevano gli insegnanti di MCE (io e mia moglie, senza appartenere al MCE ma seguendone gli esempi, abbiamo fatto compilare e stampare dagli alunni non pochi giornalini scolastici, tenendo ben poco conto delluso del libro di testo). Oggi ci sono le lavagne interattive: altro che libri di testo! E nellarticolo precedente sulla libertà didattica io avevo scritto così
gli strumenti di scrittura elettronica e la navigazione in internet permettono sicuramente agli insegnanti sviluppi didattici personalizzati per lattuazione di lavori di grande efficacia educativa. A che servono più i libri di testo se gli alunni possono costruirseli da soli con la guida degli insegnanti? Solo che gli insegnanti dovrebbero essere bravi e più liberi. Ma questo è un altro problema. Luigi Filippetta Direttore didattico in pensione IL MIO SUPPORTO: Caro Giggi, mi dispiace che, probabilmente, mi sia espresso male: non intendevo dire che i testi di matematica non debbano essere aggiornati ma sicuramente, intendevo, quelli di geografia lo dovranno essere più frequentemente, visto i rapidi cambiamenti che avvengono, si può dire mensilmente nei confini e nelle indipendenze degli stati. Ecco perché, noi ignorantelli, non recepiamo volentieri che ( è accaduto e credo accada ancora) durante l'anno scolastico, cambia insegnante e si è costretti a cambiare qualche libro di testo: sicuramente la libertà d'insegnamento è sacra ma il nostro portafoglio? Qua è il punto dove sono pienamente d'accordo sulle cosi dette lavagne elettroniche che più tempo passa e più pare sia difficile agli istituti adottarle, malgrado i prezzi siano diventati alla portata di tutti. Grazie comunque del tuo valido apporto. Pierluigi |