BOTTIGONI ROSA-
Rosina Bottigoni era una donna meravigliosa; di una semplicità da ragazzina e di una sensibilità che poche persone hanno. Malgrado la sua V elementare, aveva un eloquio da far invidia a molte persone "struite"!
Lavoratrice indefessa (era una contadina), tranquilla, paziente e molto perspicace.
Amava molto la natura.
Il suo rammarico, mi disse, è stato quello che i suoi genitori sono morti molto prima che potesse far loro sentire i propri versi stampati; era molto legata ai genitori ed al fratello Pierino.
Sposata felicemente; una figlia.
La sua morte lasciò un enorme vuoto in famiglia ed anche a noi.
Leggendo le sue poesie, pare di sentirla parlare.
Era nata a Moricone il 18 aprile 1925 ed è morta a Moricone il 15 dicembre 1994.
La dedica che scrisse sul libretto di poesie che mi donò.
INDICE e DEPOSITO POESIE |
... Adoro e rispetto l'idea mia presto metto in poesia. Sarà un lavoro da ricordare? In me lo sento e lo voglio fare. Scrivere sai non è un passatempo lo faccio quando me la sento. Se non dormo e in testa mi arriva prendo la penna sennò mi va via. Quel che faccio è per i nipotini: sono per noi i fiori graditi. Sempre forte li strìngiamo nel cuore casa brilla, portano l'amore. Sono nonna e mi fa piacere c'è mio marito, mi vuole bene. Bontà sua se sono occupata mi lascia stare e sono beata. IL NEGRO Redentore ascoltami sono un bimbo negro sì, Tu mi sorridi! Però io non ti vedo: ogni figura trovo Tu hai il volto bianco vorrei essere come Te, stare nel Tuo fianco. — Coraggio piccino: questo non è un disastro non rimpiangere, sei sano e vai a spasso; terra, sole, mondo per tutto è uguale adoro io tutti come vi ho creati. Essere felice niente in vita manca essere nero o bianco non ha grande importanza. INVERNo Arriva l'inverno e secca tutto: piange la pianta, ha dato frutto, tutto è gelido e resta spogliato; monti e campi hai raffreddato. La neve scende: il mondo è imbiancato, il bimbo soffre a casa è restato grigio il cielo, il vento tira pallido è il sole, appena respira. Canta l'uccello, sull'albero vola la pecora bela poco essa trova. Sereno è il cielo la notte brina il ghiaccio si forma, l'erba s'inchina ... L'oscurità mi ricorda la guerra la luce adoro, è troppo bella. Vivere nel buio si sta certo male soltanto con il sole, si può lavorare. ' utile in tutto per far l'operazioni se serve d'urgenza di notte ai dottori se buio è il paese, la sera chi gira per un imprevisto ci serve la pila. Il cielo ci da molto, anche il contrasto: tuoni, saetta in terra il disastro, una scarica forte la corrente ha bruciata in massa la gente, nel buio è restata. Arriva la luna ci dona chiarore quando è completa, riposo da al sole. ... E' freddo nevica, penso al suo arrivo molto fuoco intorno siamo al camino, la nonna pensa, la favola è arrivata la nipote aspetta mai più la lasciava. in casa è preparato la sera di Natale è illuminato doni, altro tutto è attaccato in casa il presepe è ritornato. suona, campana ecco mezzanotte giunge il Bambinello arriva alle nostre porte. Grande Redentore aperta è casa mia la nonna ci racconta la storia di Maria. ... Ricordo i miei anni da bambina nel campo andavo insieme a papa lungo la strada, il fosso attraversavo con le rane volevo io giocar. L'acqua scorreva, amo il ruscello di verde esso era circondato, volavano sopra api con farfalle le prime novità mi son restate. Lontano sentivo di cantare gente che lavorava essa unita la voce superava monti e valli erano loro, sembravano fanfarre. Siamo creati così, piano si aumenta, i giorni passano, grandi si diventa giovinezza mia sei arrivata sono in forza mi sento beata. Lavoro, affronto non ho paura se la tempesta arriva il vento passa il cielo dopo ritorna sereno quanti ricordi ho, nel mio pensiero. ... Guardo, adoro tutte le piante perché sei diversa arrampicante ovunque sei resti attaccata da nessun vento, sei via portata. Lodo il tuo verde, sei stupenda come ti leghi, per tutto entra sei come l'amore sono legata la forte radice, nel cuor mi è restata. Uniti in amore è nostalgia se appassisce c'è tanta rovina vivere è bello, è spumeggiante: le foglie hai unite, per questo sei grande ... E' arrivato il carnevale è armonioso per le strade i bambini sono vicini fanno festa ai burattini. Bella maschera che hai! Ti nascondi, cosa fai? Vieni avanti! Che armonia ogni cuore è in allegria. Le risate a squarciagola nelle piazze anche a scuola sei soddisfatto oh carnevale nei giardini al davanzale. Di coriandoli e stelline son ricoperte le vetrine il tuo mese ho aspettato carnevale è molto amato. 'A scolara( in moriconese) Questa poesia è lasciata in originale, Me soncondrata a na casa riva una monella che va a scola: a maestra pe compito ia datu una poesia du tempu passatu. In dialetto la dovete trovare chi è brava la deve portare. vede sta scolara preoccupata vaio a casa e l’ho cuminciata. Parlo de Murricò io ce so nata Mo so anziana e scrivo sta poesia oggi è bellu però no ho scordatu, pe terra i sassi no era giustatu. I giardini, no ce manca più niente pe e piazze è u primu du mandamentu e natu a ’stu postu furtunatu sopre a ’stu colle, l’anticu l’ha creatu. Esiste a tanta miseria: chi ce crede vaielo un po’ a reccontà; a giovintù gira con l'aradiu mani prima tuttu era danventà. Poche casi, senza piante e famie eranu sazie de vangà, a terra se piava a mezzu u poveracciu lea da lavorà. Se ce tinii u sumaru, eri ricchu coi sacrifici ea da scappà a lira a giornata se piava tantu ce volea pe mucchià. U guaderno custava dù sordi a mamma non u potea comprà i figli remaneanu naffabeti gniciunu allora ea a studià. A cena u pulentò oppure e sagne sempre i facioli era damagnà, mica se trovavanu e fettine! A gente oggi niente più ie va. Steami culuriti en salute e sofferenze so da recordà a frischu se metteanu a sera assieme cuminciavanu a canta. Mo so rose, no u tempu passata ogni casa te u cabinetto, e cummitata se magnanti bistecche e tagliatelle u progressu a bonnanzia ha portata. A maestra parla l’italiano a pensa, ce ride è da crepa non ci capisco proprio niente che raggionamenti questa fa. E’ meio sucì che non ce rivi si de cera fia è verità se éri nata annu tempu meo no vidii a femmona fumà. Dopu tantu me sento filice mo fatta a polacca e u varnellu se un bardasciu mo me guarda l’amore ie gira annu cerevellu. U dialettu è bruttu se u scrivi chi u parla è come un avvocà a listessa idea e comprenzione chi bene parla, no o sa spiegà. Du commari andiche( in moriconese) Questa poesia è lasciata in originale, Tengo tant’anni tu o sa e cianghi me se ne vau qua e là io pure commà te vengo a pressu questa è a vita, tantu pe cumincià sedemoce e mettemoce a parla. Tenemo a stessa capoccia e ce capemo te recordi prima che suspirà portemmo tu, scarpi coi punti di fintiferri questo perché, no e putii giustà. Una sera maritimu me mena revè da fore no trova u sigarittu pure sud, me ie fiaro no o capisci, che pio’ o necessariu. E femmone de mo fau e signore anni campi no ce vau più a sudà no se sgumentanu l’acqua tengu ne casi so tutti tasti e sau manovrà. So grasse perché ci stau i sordi ’ste moderne ruanu a robba nova più che soffro quanno vedo o pà chi a tribulatu questo no o fa. Quanno era giovane me lesse avutu tenea i denti eranu surricchi mo so vecchia e so sdentata so contenta a grascia m’ho recordata. Che cerevellu che te ancora te regge io so bella che rivata no me recordo più quello che dici mo staio bè e campo spenserata. Sia benedetta sta pinziò stu sordarellu bensì so mezza remmamita iamo a casa comma, te daio o caffè se trova tuttu: che te piace o té? Poesie Uomo studioso e pieno d'intelletto leggi, ami dai tanto affetto nella vita già hai trovato un libro pronto bene informato. Tu approfondisci notte e giorno: novità belle darai al mondo studi sempre, tu uomo saggio hai fede, passione, vai adagio. Un nome hai di rispetto e stima la tua testa sempre cammina; caro studioso vai sempre avanti darai luce a tutti quanti. Uomo grande, giri per il mondo avanzi sempre, vai nel profondo. da Poesie Ramo ti guardo, porti la pace mi faccio coraggio, non sono capace ringraziamo a come siamo arrivati vedo molti scontenti, e tanto arrabbiati. Piena è la casa con la vetrina in tasca i soldi c'è la benzina amico che pensi, hai mangiato! Vattene a letto e sii beato. Vedo non puoi tu riposare hai pensieri tu da pagare! No! Allora cosa è successo ho deciso, ti ora confesso. Molto cattivo son diventato sono un ladro, un ricercato. Figlio tremendo che brutta novella, essere onesti è cosa bella. Lascia l'arma e la compagnia fatti vedere sei in pazzia ecco le palme sono arrivate le persone tremende, sono mal ricordate. se la pace persiste, il cuor ci ride in tanti. da Poesie Quando sarò morta addio poesia! Ho finito di scrivere per tutta la vita. Ma nel risveglio la carta ho portata anche la penna ho conservata. Sarebbe bello riscrivere nel mondo e raccontare del sonno profondo. Solo il più grande è risuscitato ha creato di tutto Lui ha meritato. da Poesie Guardo il riccio; sei spinoso cadi dall'albero sei armonioso la terra ti aspetta, felice è la pianta piano ti apri arrivi castagna. Come sei bella, come riluci resti golosa chi ti produce! Vieni raccolta e trasportata sei squisita vieni mangiata. Chi si nutre sapesse dove sono mi trovo nel bosco, alto io sono, la stagione arriva è puntuale le foglie cadono, io sono uguale.
da Poesie I bambini de'sti tempi sono molto intelligenti sono tutti ben curati sono troppo viziati. Sono in forza tutti quanti sono cari, ma ignoranti: è albagioso oggi il bambino, il genitore è stupidino. Il bambino c'è sempre stato il genitore antico era rispettato, bastava uno sguardo si tremava, bastava chiamarti sì volava. Tu lo chiami, non sei apprezzato non ti ascolta è male educato. Tu sorridi impertinente la guida ti manca, sei sapiente. La colpa è del genitore è sgarbato, gli da un bacione. da Poesie Mio Dio tutto hai creato uomo, donna in affetto hai legato dal tuo fare sono venuta e nell'amore sono cresciuta. Arrivo al mondo oh mio Signore intorno a me c'è tanto calore aumento i miei primi passi la terra gira, tutto sorpassi. Eccomi grande sono arrivata è tutto perfetto sono restata con sudore voglio meritare il tuo giardino da coltivare. Siedo in tavola, son rallegrata grazie Dio della giornata dammi la forza per sopportare se buio si fa, torna a illuminare. Tramonta la vita sono arrivata non rimpiango di essere nata sono felice stammi di dietro lascio tutto, non torno più indietro. da Poesie Ovunque guardo ti trovo formica ami la terra è la tua casina che brava, vivi sotto un buchino se freddo farà sospendi il cammino. D'estate però ti vedo impegnata prendi il frumento, la pappa è arrivata lavori svelta e porti al buchino che pensa la mamma, al suo tesorino. Un monte ne fai così sei felice — questo consumo, la formica dice: terra sii forte, mai non crollare sennò non ritrovo il mio mangiare. da Poesie Vedo e ringrazio quante cose belle insieme passeggiano due sorelle. Vedo sono arrivate sopra a una collina sul monte sorridono, qui si respira. Vedo ancor proseguono si sono fermate che cosa guardate! Le rose son sbocciate. Vedo sopra l'albero un caro uccellino quante cose care ha creato Iddio. Vedo sulla terra c'è molta lontananza nessuno si rispetta, neanche più la mamma. Vedo tante macchine il progresso è arrivato nessuno mai si scordi il tempo passato. Vedo sono insieme uomini politicanti se la pace presiste, il cuor ci ride in tanti. da Poesie Una bambina tanto giocava lì in quel posto, nel fosso passava proprio in quel punto si era seduta si divertiva, che bella avventura. Alza i suoi occhi che nero cielo che la tempesta mi viene indietro senza sapere un gran temporale ecco l'acqua incomincia arrivare. Ma la piccina a niente pensava essa con l'acqua poi ci scherzava appresso arriva quella più forte la porta via, ruzzola forte. Spaurita la bimba lei galleggiava fortuna un albero mi ha fermata avuto paura lo stringeva forte piangeva e diceva: corre essa forte. Ora sto bene mi sono salvata adoro la pianta, mi sono aggrappata. da Poesie Di Aprile sono nata di aprile ricordo la data di aprile sboccia il giardino di aprile è lieto il bambino. Di aprile il tempo è cambiato di aprile il fiore ci ha dato di aprile l’uccello canta di aprile è verde la pianta. Di aprile ho un batticuore di aprile ricordo il Signore di aprile Pasqua è tornata di aprile son rallegrata. da Poesie Sul mare un bimbo è arrivato sulla sabbia si è ruzzolato si è tutto lui ricoperto questo giorno lo stringe nel petto. Con sé porta un grande pallone poi lo getta che confusione il bambino sa poco nuotare lui piange, lo vuoi riabbracciare. Pensa e ride son già fortunato grazie vento, mi hai aiutato in sé lo serra; mai più lo lascia senza di esso il tempo non passa. da Poesie Perché terremoto perché distruzione perché tanto odio perché confusione? Perché tanto amore perché l'hai donato perché non ringrazi perché sono nato? Perché non sorridi perché non rimbomba perché c'è la guerra perché c'è la bomba? perché l'hai fatto perché sei felice perché non rifletti l'altro gli dice. |