Capitolo VI
La gaffe di Egodazi
Lultima volta, abbiamo lasciato Buricchio ed il Micologo a metà discorso, per esigenze nostre e vostre
. Vorremmo far loro finire quel discorso
Ci pare che Buricchio stesse chiedendo a Settimo:«
Ma voglio dire, a chi danno fastidio? Con tutte le brutture con le quali conviviamo, perché ci deve disturbare lamore tra due esseri umani dello stesso sesso? Ma lamore cosè?»
- Pensandoci bene replica Sèttimo tutto questo trambusto perché un uomo vuol vivere legalmente insieme ad un altro, o una donna insieme allaltra? Veramente, a chi possono nuocere se non a loro stessi, non avendo la possibilità di avere dei figli?-
« Potrebbero sempre adottarne
.»
- Ma non è permesso dalla legge! Però, anche qui, trovo delle incongruenze
.In effetti ho sempre riflettuto su di un fatto accaduto qualche anno fa qui, a Moricane: tu ancora non ceri
cerano due gay, anzi tre, di una civiltà unica e di grande cultura
.furono costretti ad andarsene per la mentalità che ci pervade fin dalla prima comunione! Sono convinto che se si affidasse un bambino a loro, sicuramente sarebbe un cittadino esemplare: perché, in effetti, se non ci nasci con certe tendenze, non credo che le impari!-
« Vedi che se ci ragioni su, lintelligenza prende il sopravvento? Non so di questo fatto che tu dici, ma quando sono arrivato in questo strano paese, ho assistito a qualcosa di orribile: un mezzo disgraziato, scansafatiche, si è sposato con una straniera. Mi pare fosse una macedone, non ci giurerei; come succede in questi casi, questa ha fatto venire i genitori, il fratello ecc. ecc. ; tutti lavoratori: commerciavano in stoffe e roba varia. Tutte le mattine, questa gente partiva, armata di borse e fagotti, per tornare a sera: quindi a Moricane ci stavano ben poco! Eppure, la gente ne diceva di peste e corna: addirittura che vivevano alle spalle di quel povero disgraziato. Poi, tutti i parassiti non si sono più visti e per farla breve, questa coppia ebbe due gemelli che disturbavano il sonno del padre, il quale non potendo dormire, diceva lui, quando andava al lavoro (nel frattempo qualcuno gli aveva trovato un posto di lavoro), invece di lavorare, era costretto a dormire: fu licenziato! Così, la moglie, fu costretta a riprendersi il borsone ed andare in giro, se volevano mangiare, visto che erano rimasti soli»
- E chi guardava i bambini?-
« Non lo so, so solo che è intervenuto lassistente sociale e ha tolto loro i figli!»
- Tremendo! E come al solito, hai centrato il problema: scommetto che ai due gay non sarebbe accaduto. È così?-
« Esatto!» disse il signor Buricchio alzandosi e stendendo la mano per aiutare il micologo ad alzarsi con tutta la bardatura « andiamo che si sta facendo tardi.»
Insieme, continuando a parlare sincamminarono per la discesa che portava al centro.
Intanto al bar cera il pienone di gente indaffarata a discutere animatamente sulla giustezza del rigore assegnato alla squadra avversaria e, come al solito, si erano formate due fazioni: la pro e la contro!
Fonino Fanaletto, arrivò con dei volantini che appoggiò sul bancone, distribuendone alcuni.
COMUNE DI MORICANE. AL CASTELLO, NELLA BIBBLIOTECA COMUNALE, DOMANI SERA, ALLE ORE 18.00, RIUNIONE PUBBLICA SUI PROBBLEMI RIGUARDANTE IL TRAFFICO LOCALE E LA DISCIPLINA DEI PARCHEGGI. NON MANCATE. F.to IL SINDACO.
La reazione appena letto linvito: Che palli cò ste riunioni inutili! Penzassiru a mette u dosso annu stoppe vicinu a casoma! e si riprende la discussione!
In effetti, laveva detto lassessore che sarebbe stato il caso di fare un sondaggio, prima di fare le riunioni: se non altro si stamperebbero i fogli del progetto sufficienti agli intervenuti e risparmierebbero dei bei soldoni!
Fonino esce ed incontra Buricchio col micologo; visto comè conciato questultimo, chiede se avessero finalmente trovato il famoso fungo e lavessero fotografato.
- Può essere - fu la risposta.
Il giorno dopo, tutto il paese sapeva che il famoso fungo era stato trovato e cera già la fotografia a disposizione!
Siccome, quando cera qualche avvenimento importante che coinvolgeva il popolo, si svolgeva nella Biblioteca Comunale, ci fu un gran via vai di persone curiose di vedere finalmente questo famoso fungo.
Egodazi, visto tutto questo movimento, gongolante, fa organizzare con maggior sollecitudine tutti i programmi sulle sedie e chiama a raccolta gli incaricati alla riunione, telefonando alla Sindaco che questa volta ci sarà una riunione plebiscitaria!
Al pomeriggio, la Sindaco, Egodazi, la Signorina Assessore e un ex Assessore, come léquipe di un ospedale, col primario in testa e tutto il codazzo dei seguaci, in pompa magna si recarono in biblioteca.
Ma quale non fu la loro sorpresa, quando proprio all'ingresso della biblioteca, si "scontrarono" con la folla che se ne stava andando tutta delusa e quasi, ci si consenta il dire, incazzata!
Uno dei moricanesi, tra i più coraggiosi, affrontò la sindaco:-Ma chi volete pijà in giru? Su non ci sta gnente! Ma che facete e bucie e eppó ce recredete? Che ce jate a fa, tantu ce ne stemo a iì tutti: non ci sta propiu gnente da vedé!-
«Ma guardate, l'appuntamento era alle 18.00: sono le 17.45!... Dateci il tempo di arrivare!»
-Ma perché, a portete vui?-
Egodazi: "E chi la dovrebbe portare? Certo che la portiamo noi!"
Il cittadino agli altri:-Oh! Gente, jamo su che a tengu issi!-
Tutti dietro al codazzo ed entrarono in biblioteca, ma se ne stettero tutti in piedi aspettando che gli Amministratori si accomodassero ai loro posti; se ne stettero impalati finché Egodazi non tuono: "Allora? Cosa aspettate per accomodarvi, l'ITE MISSA EST? Mettetevi seduti, state attento a non far cadere il programma, che adesso cominciamo subito!
Il cittadino coraggioso replicò che sarebbe stato inutile sedersi, poi si sarebbero dovuti rialzare! Egodazi insistette, perché da seduti si ascolta meglio! Il coraggioso replicò testualmente:
- E mica ce serve de rifrette? È come quanno se bacia u Bambinéllu: na guardata e via! Tantu pé curiosità!-
La Sindaco:« Come na guardata?»
Egodazi stentoreo: Scusate! Ma na guardata a chi?
Il cittadino:- a nna fotografia deu fugnu!-
Egodazi rituono:Scusate! Ma di cosa stiamo parlando?
- Deu fugnu!- Chiarì Fanaletto dalla folla!