lATINI G.-

lATINI G.

PinaLatini
 
LA PAGINA DI
LATINI GIUSEPPINA
(PINA)
 
 
 
 


Lascio alla destinataria di questa pagina l’auto presentazione
 
CENNI BIOGRAFICI

. Io Giuseppina Latini sono nata a Roma nel 1960. 
Mi scuso con poeti e scrittori perché ho osato addirittura stampare un libro di poesie. So che è un oltraggio alla categoria, sono realista ma soprattutto sognatrice.
 
 Ho iniziato un giorno quando mi sono resa conto che mi bastava avere in mano una penna e un foglio di carta per riempire il mio cuore e la mia anima di tutto quello di cui avevo bisogno. Spero che capirete e leggerete questo mio libro trascorrendo dei piccoli momenti di ralax sui vostri divani. 
È questo il mio unico desiderio. Grazie. 
 
Il ciclo della vita inizia e finisce con un grido liberatorio. Tra l'inizio e la fine tutto accade o non accade. Si gira il mondo con il pensiero ma si ritorna sempre laddove ci porta il cuore. Non spettare di giungere alle fine per assaporare l’essenza acre, dolce o amara, non lasciare che il tempo scorre perché poi è difficile girarsi, guardare e trovare dove rimasta solo un'ombra. La vita è uno scatto di una fotografia e quindi in quell'attimo sorridiamo perché dovrà essere un piacere riguardarla, un inizio degno e una giusta lezione per il nuovo ciclo. La vita come pensiero, azione, realizzazione, riproduzione e morte. Se abbiamo vissuto, se abbiamo amato veramente non avremo paura di lasciarla, non potremo aver paura della morte. Si può spegnere la fiammella di un cero ma mai la fiammella della vita.

IN ALLESTIMENTO
                  INDICE                 e         DEPOSITO POESIE
  1.  

 

ALLA MIA VITA
da LA VITA

La mia sofferenza
di non poterti sentire dentro
è stata come la gioia
nel sentire il tuo primo pianto
amore mio !
Ma tutto scompariva al momento
in cui sentivo i tuoi calci
e la mia pancia
cresceva sempre più.
Quante domande, paure, ansie,
nel pensare di non essere
una buona mamma.
Anche se la risposta
mai conoscerò, mi auguro
soltanto di averti trasmesso
amore, sincerità, onestà,
tanta tanta voglia di vivere
e il modo di affacciarti
al mondo sempre con
il sorriso sulle labbra.
Non servono altre parole
ma solo grazie di ricordare
i nostri ricordi: fiju meu!










A MIA MADRE
da LA VITA

Mamma,
quanto ho amato le carezze che mi hai dato
anche con difficoltà...
perché faceva parte del momento.
Quanto amo le tue carezze
ora più che mai.
Quanto ami i miei baci.
Mamma,
sembri una ragazzina
che viene baciata
per la prima volta,
sembra che tutto sia nuovo per te,
ogni sguardo, ogni emozione
che riusciamo a darti, ora,
ma che non ti sono mai mancate.
Eppure è così sei molto fragile mamma,
e la mia paura più grande
è che da un momento all ’altro
tu possa sgretolarti tra le mie mani.
E allora? Non rimarrà più nulla
di te., poi mi dico che non è
possibile, di te mi rimarrà
il profumo della prima cosa
che ho odorato, tu sei stata
la persona che mi ha dato la vita
e con essa ti porterò sempre.
Sarai sempre la mia forza e i tuoi ricordi
saranno sempre vivi dentro di me.
Ti amo, ti amerò sempre Mamma.












VORREI
da LA VITA

 

Vorrei...
essere vento per accarezzare il tuo viso
dopo una giornata estiva.
Vorrei...
raccogliere le più belle conchiglie e portarle a te,
per farti ascoltare il mare, il mare dei ricordi.
Vorrei...
che tu non conosca mai l’odio ma solo l’amore,
la vera essenza dell’amore.
Vorrei...
che il tuo cuore non conosca la sofferenza ma solo gioia
e voglia di ridere a ogni sorgere del sole.
Vorrei...
che non esista al mondo persona
che ti possa far del male.
Vorrei...
essere tempo per potermi fermare
ogni volta che tu pronunci il mio nome.
Vorrei...
essere giovane per crescere con te i tuoi anni.
Vorrei...
essere un giullare per far nascere il sorriso
sulle tue labbra, in ogni momento della tua vita.
Vorrei...
ringraziarti nel farti sentire la mia voce in una notte
serena,
guardando il cielo, in cambio di un tuo dolce ricordo.
Vorrei, vorrei, vorrei ma non potrò mai.
Buongiorno, Buonanotte.







 

TU
da LA VITA


Tu sei speciale,
sei importante,
sei unico,
sei dolce,
sei il mio amore,
sei la persona che è entrata dentro di me
nel significato più puro,
sei il libro che non vorrei finire mai di leggere.
Ogni giorno vorrei leggerne
una pagina
per il resto della mia vita e
non importa cosa ci sia scritto,
l’importante è che ci sia.
Sei tu...
Sei tu amore.









 

UN MONDO DIVERSO
da LA VITA

Esiste un mondo incontaminato
da smog, violenza, arroganza,
prepotenza, paura,
in cui regna solo la magia,
l’alchimia e la speranza.
Questo è il mio piccolo immenso mondo.
Qui è possibile incontrarti,
guardarti, conoscerti, fare parte di te.
Un paradiso di profumi, di colori, di luci,
di amore vero, puro, di suoni particolari
come l’eco della tua voce.
Dove c ’è la libertà di essere se stessi,
di liberare il proprio cuore, la propria mente
e la propria anima.
In questo piccolo ma immenso mondo
tutto può accadere.
E ’per questo che è unico, raro e bello perché è
spontaneo e sincero. Dov ’è ?
E’dentro una grandissima
e coloratissima bolla di sapone.












LA VITA È
da LA VITA

Guardare i tuoi occhi e non guardare.
Amare il tuo essere e non amare.
Sentire la tua pelle e non sentire.
Stringere le tue mani e non stringere.
Sentire i nostri corpi addosso e non sentire.
Essere tra le tue braccia e non essere.
Sentire il tuo profumo e non sentire.
Vedere il tuo viso e non vedere.
Sentire il tuo respiro e non sentire.
La vita indubbiamente regala e prende
quello che vuole e che sente.
Le nostre vite sono perfette e
e meravigliose per il semplice fatto
i di essere così.
E ’ questa la forza e
la debolezza dell’uomo.










LA MORTE È
da LA VITA

Se sentirai un brivido alla schiena
e una fitta al cuore
sarò io che sto lasciando questa terra
per il nuovo mondo, per il Regno di Dio.
Non essere triste,
lo spauracchio della morte
è giusto che arrivi, ci balla intorno,
si prende gioco di noi dalla mattina alla sera,
lo sentiamo vicino e lontano in alternanza.
Non dobbiamo aver paura,
ne avere rimpianti a lasciare la persone
e le cose che amiamo perché saranno
sempre con noi e noi con loro.
Dobbiamo, invece, essere pronti
e farci trovare nelle condizioni migliori
per intraprendere questo nuovo
e meraviglioso viaggio in cui i giochi di luce
faranno da padroni,
gli angeli saranno le nostre guide,
i nostri cari saranno di nuovo
al nostro fianco, ci daranno la
loro mano per condurci davanti
al nostro Creatore.
Lui ci alimenterà solo di grazie,
solo di beatitudine,solo di amore e celestialità.
Lo spauracchio sarà quindi sconfitto,
chinerà il capo e continuerà il suo cammino.










A MIO FRATELLO
da LA VITA

Il nostro bellissimo tempo vissuto insieme,
la nostra infanzia, le nostre risate innocenti,
i nostri litigi e tu che avevi sempre ragione
perché più piccolo e indifeso.
Gli schiaffi e i rimproveri ricevuti
per questo da mamma e papà.
La mia rabbia che saliva immancabilmente,
ma il mio amore per te non diminuiva mai,
anzi aumentava.
Il dolore del tuo distacco quando ormai
eri diventato un uomo sposato.
Non ho avuto neanche il coraggio
di essere in chiesa davanti al tuo “Si"
Le nostre paure, i nostri dolori immensi per la morte
di nostro padre, che non abbiamo mai accettato.
Ricordi di quella maledetta notte,
il nostro primo dolore che ci ha spezzato il cuore.
La vita non si fermò li come avremmo voluto noi.
E’andata avanti, dovevamo affrontare, giustamente,
nuove gioie e nuovi dolori. Il tempo non si può fermare
nel bene e nel male. Tutto deve scorrere,
lasciati finalmente andare, anche tu come me,
alle bellezze e alle bruttezze di questa nostra vita.
Quello che ti circonda è bello Filippo,
perché tu sei una persona speciale e splendida
ed è arrivato il momento che tu ne prenda atto, coscienza,
per renderti conto che amare te è amare
tutto.










SEI
da LA VITA

Sei il padre di mio figlio, sei metà della mela,
sei il bastone della mia vecchiaia,
sei il compagno della mia vita,
sei il mio massaggiatore personale,
sei colui che ha condiviso con me
il bello e il brutto dei venticinque anni vissuti insieme.
Sei la gioia e la rabbia dei giorni rosa e grigi.
Sei le risate e le lacrime dei giorni felici e non.
Sei colui che ha capito troppo e niente.
Sei l’immenso amore che una persona mi possa donare.
Sei il mio rifugio e riferimento nei momenti bui.
Sei la spalla su cui piangere e ridere quando
strabocco di tristezza e di felicità.
Sei il mio tutto, sei semplicemente mio marito.












PAPÀ
da LA VITA

Papà da troppo tempo non vedo il tuo viso,
da troppo tempo non sento la tua voce,
da troppo tempo non vedo le tue mani
con cui dolcemente sfioravi le mie.
Il tuo amore grande che riuscivi a trasmettermi
attraverso piccoli ma grandissimi gesti. Orgoglioso
di me quando mi sentivi parlare inglese meravigliandoti
come potevo capire e farmi capire in un ’altra lingua.
E ancora grande il tuo orgoglio per me?
Sì papà, è così, lo so, lo sento,
non potrebbe essere altrimenti.
Tu conosci tutto di me, il mio cuore è un libro
aperto a te che sei tuttora pronto a sfogliarlo
e a comprendere tutto ciò che in esso è raccolto.
Tanto amore, tanta rabbia, tanta voglia di urlare
tanta voglia di ridere, tanta voglia di scappare,
tanta voglia di restare, tanta voglia..
Papà! Tutto ciò che fa parte della vita,
di questa immensa vita, di ogni giorno, di ogni momento.
Proteggi le nostre anime, non ti allontanare mai da noi,
fammi sentire sempre la tua presenza dietro di me,
guidaci e illumina le nostre vie, non lasciarmi
mai al buio, fino a quando finalmente
ti rivedrò venirmi incontro con il tuo immenso
sorriso e in quel momento non mi lascerai più.









 

SANTA RITA DA CASCIA
da LA VITA

 
Rita, il mio angelo custode.
Rita, la mia ancora di salvezza.
Rita, la mia fonte di speranza
nei momenti più bui e nei momenti più belli.
Rita, il mio rifugio quando scappo da tutto e da tutti.
Rita, solo tu puoi capire le mie parole
e leggere nel profondo del mio cuore.
Rita, che bello sapere che ci sei,
ti sento vicina in ogni momento della mia vita,
in ogni attimo tu sei con me,
non mi abbandoni mai.
Rita, mi hai dato la gioia più grande,
impossibile, come quella di diventare madre
e solo tu sai cosa significa
soffrire per i figli.
Rita, scusami se ti chiedo sempre l’impossibile
ma solo tu puoi esaudirlo.
Rita, non mi abbandonare!
Voglio sempre condividere con te
tutto ciò che mi accade in questa
vita, ti prego di ascoltare umilmente,
sempre le mie preghiere, anche se modeste.
Non userò parole particolari,
apprezza il mio amore per te,
ma soprattutto la mia devozione.
Rita, non finirò mai di ringraziarti per tutto
ciò che fai per me e per i miei cari.
Devota a te per sempre,
non mi abbandonare mai... Ti prego...
Grazie.
 







 

IO
da LA VITA

 
Esuberante nel voler sempre emergere, essere al centro
delle attenzioni, al centro del mondo, ma sempre la prima
a mettermi in disparte e lasciar lo spazio agli altri.
Voler possedere il più possibile e rendermi conto
che mi basta poco, meno dell’essenziale, a volte.
Desiderare l’impossibile, fantasticare sulle cose e
sulle persone, è il mio maggior pregio e difetto.
Ciò che mi fa stare al settimo cielo e ciò
che mi fa crollare immancabilmente a terra.
Mi guardo, cercando di far vivere la mia anima perché voglio
che venga fuori tutto di me, perché è bella, perché è mia.
Spero di rimanere nella mente, nel cuore e nell’anima
delle persone che ho avuto l ’onore di conoscere.
Il piacere, le emozioni immense che esse mi
hanno lasciato dentro e hanno solcato il mio cuore.
Queste persone faranno sempre parte del mio bagaglio
personale, non le dimenticherò mai, sia che mi
abbiano lasciato belli o brutti ricordi.
Le vedrò passare una a una non ne dimenticherò nessuna.
Le persone che mi hanno amato sanno già che le ho
amate io di più. Le persone che non mi hanno voluto bene
le amerò incondizionatamente e mi dispiace se non ho avuto
modo di dimostrarglielo. Sono stata anch 'io dura, fredda,
arrogante e cinica, ma fa parte del ciclo della vita.
Chi mi ha conosciuto ha saputo apprezzare anche questo di
me perché ha letto il mio cuore guardandomi negli occhi.
 









 
 

E ARRIVI TU
da LA VITA


 
Ti vedo arrivare, sei a pochi passi da me,
ancora un attimo e potrò vedere
il tuo viso, le tue mani.
Nello stesso istante in cui mi vedrai
chissà se ti batterà il cuore,
chissà se sentirai la voglia
di scappare o di restare.
Quante domande, quanti dubbi,
quante ansie, quanto lavoro mentale inutile.
Le nostre anime già si sono incontrate in un ’altra
dimensione, già sanno tutto di noi,
conoscono già le nostre emozioni,
la nostra spontaneità nel donarci
e nello scambiarci le sensazioni.
Un ciao, un sorriso, un abbraccio,
le nostre voci che appena si percepiscono
e puff... tutto svanisce...
ma in quel momento tutto è successo.
 
 




 
 

IO E TE
 da LA VITA

Una stanza, un giaciglio, io e te,
la mìa femminilità, sensualità,
il tuo vìrismo, il tuo essere uomo.
La certezza che svanisce in un secondo.
E’bastato guardarsi
per mettere tutto in dubbio,
non l’amore, non l’affetto,
solo la consapevolezza della realtà.
Paura? Ma di cosa,
non deve esistere nulla che possa rovinare,
anche solo un istante,
ciò che di bello è stato creato
in poco ma intenso tempo.
Non conta nulla se due persone
vogliono stare insieme per tutta la vita
e vivere lontani, uniti soltanto dalla speranza
dì non volersi mai lasciare.
Le varie sfaccettature di questo affetto:
l’amicizia, il rispetto, la venerazione,
la complicità, la confidenza, l’individualità,
il mistero, la libertà...
Questo è ilfluire tra te e me.
 
 






 

LA GIOSTRA
da LA VITA

 
Un bambino, una bambina, mano nella mano,
si avvicinano per trascorrere un momento
di divertimento, vogliono salire sulla giostra.
L'hanno aspettata tanto, hanno aspettato
la festa del paese contando i mesi e i giorni.
Una piccola grande giostra.
Molti colori, molta musica, tante risate,
tante voci attorno mentre la giostra gira,
con i suoi movimenti melodici.
I      due bambini salgono su cavalli, carrozze di
principesse, entusiasti gridano,
sorridono non credendo ai loro occhi.
E’ormai sera, i due bambini nei loro lettini
ripensano alla loro giostra.
Si addormentano sperando che non sia solo
un sogno e che al loro risveglio la loro oasi
di divertimento sia ancora là.
Dormite tranquilli bambini !
Nessuno vi potrà mai portare via la vostra giostra.
Rimarrà per sempre nei vostri cuori innocenti.
 
 





 

TORONTO
da LA VITA

 
I      miei venti anni, il mio viaggio lunghissimo
le otto ore di volo, la separazione dalla
mia famiglia, la voglia di sentirmi grande,
la paura di sentirmi sola, il fascino di scoprire
il nuovo mondo, la mia prima vera esperienza
fuori casa, l’emozione di parlare inglese,
il sognare in inglese, la più grande soddisfazione
di esserci riuscita.
L ’immenso piacere di aver conosciuto nuovi sapori,
nuovi profumi di gente proveniente da tutto il mondo.
II     mondo che non dimenticherò mai,
che farà sempre parte di me e
che rievocherà moltissime emozioni
ma anche tantissima tristezza perché non potrò
mai più riassaporare, ma che nessuno o il tempo
potrà mai portarmi via.
A Van NiGuyen,
ad Ammet - Omer Cetinkaya,
ad Andrei Whittington,
a Crystofer Ziecik,
a Kostas Hatzilemonias,
a Joyce Tsai, a Jia - Long Juch,
a Louis Yeotes, a Luz Marina Segua,
a La risa Baskin,
a Luz Elena Patino
e a tutti coloro che il troppo
tempo ha fatto volatilizzare dal
foglio e dalla mente ma non dal mio cuore.
A Stamura e Cesare Nini che hanno reso possibile
questo indimenticabile sogno. Vi voglio bene!
 
 
 
 





 

SIMONA
da LA VITA

 
Ti penso e rido,
sì, le nostre indimenticabili risate.
Al liceo, al bar complice
delle nostre “seghe ” a scuola.
Le nostre sigarette letteralmente succhiate,
divorate durante la mattina
perché poi a casa era vietato.
Il     nostro JukeBox che suonava
immancabilmente le nostre canzoni mattutine.
Il     viso dolcissimo della vecchina che faceva i cappuccini,
lo     e te sedute in quel solito tavolo, alla solita ora.
Spensierate, con tante speranze per il futuro
e solo con poche lire in tasca.
I      nostri sogni erano tanti e pochi,
ci bastava così poco per essere felici.
Sapevamo già che non ci saremmo mai più lasciate.
Eri la mia compagna di banco,
la mia amica di sigaretta,
la mia amica dell’adolescenza,
mìa sorella nella maturità.
Semplicemente tu, amica rara,
ma soprattutto l’altra parte di me
che riesce a percepire, a capire
e mai a giudicare.
Non per assecondare ma solo
perché io sono te e tu sei me.
 
 





 

MORICONE
da LA VITA

 
Vedo i tetti delle tue abitazioni,
a me tanto note e care quanto distanti e fredde.
Ti ho regalato gli anni più belli e tu li hai
cullati con il tuo dolce silenzio
nell ’osservarmi passare tra le tue vie.
Strade vecchie, sanpietrini sconnessi,
archi antichi, balconi da favola,
fontanelle nelle piazzette,
abitanti semplici, umili, contadini,
gente vera, falsa e comunque parte di te.
Ti lasciai con angoscia nel cuore,
solo Dio sentì il mio dolore,
pregandoti di stringerti
al cuore dei miei cari abbandonati.
Sono trascorsi tanti anni, molte cose di te,
di me, di noi, sono cambiate ma il
profumo delle tue campagne, dei tuoi ulivi,
delle tue pesche, delle tue ciliegie
non potrà mai sparire, lo sento da lontano.
Tornare da te
è provare ogni volta la stessa sensazione,
di ritornare nel grembo materno,
ritrovare il calore che si dissolve
nel tempo e nello spazio che ci divide.
Finché potrò verrò da te, avrò sempre bisogno di te
anche se non troverò più nessuno che farà rivivere
in me il passato perchè troppo tempo è trascorso.
Ma io verrò, ti abbraccerò e ricorderò.
 
 






 

NONNA GINETTA
da LA VITA

                     
Nonna, ti vedo affacciata a quella
finestra con le persiane verdi,
sola, un ’po ’ triste ma molto forte.
Mi piaceva venire da te,
con l ’autobus, non eri distante, ma lo eri.
Ti ho sempre definito “ una vera donna “.
Una donna coraggiosa, comprensiva,
solo con te potevamo confidarci,
tu non avevi i tuoi anni ma i nostri,
tu sapevi essere giovane con le tue nipoti
più dei tuoi figli. Mentalità aperta
donna non di paese, non mediocre,
non intellettuale ma una vera donna.
Porterò dentro di me tutti i tuoi ricordi,
il nostro vissuto soprattutto dell ’ultimo tuo
periodo di vita e lo custodirò sempre.
Finalmente eri felice, non eri più sola,
i giocatori delle tue partite a carte
erano diventati due o quattro.
Il     tuo ciclo di vita si concludeva così,
in compagnia dei tuoi cari e non ti affacciavi più
da quella finestra verde e fredda.
 
 
 
 
 
 
 
 

NONNA  PEPPA
da LA VITA

 
Nonnina, eri immortale per me, non potevi morire,
non potevi lasciarmi, troppe cose condivise.
Sentire il tuo calore durante la notte,
vedere le tue sofferenze,
portarle a letto con te,
i problemi e la rabbia della vita.
Le sofferenze di crescere senza genitori,
di essere rimasta vedova, troppo giovane,
avere due figli piccoli
da crescere tra mille difficoltà.
Ma non ti ho visto piangere, una solo volta o due,
il tuo cuore era diventato una pietra,
non perché tu fossi forte
ma perché la vita non ti aveva regalato nulla.
Nonna mi manca tutto di te, ma soprattutto
il tuo coraggio, il tuo sguardo,
il tuo immenso amore che solo tu conoscevi.
Aspettavi me per chiudere i tuoi piccoli ma grandi occhi.
Sapevi che sarei venuta da te
e che nulla e nessuno me lo avrebbe impedito.
Tutto in quel momento tornò al suo posto,
finalmente non soffrivi più, eri tornata tra le
braccia dei tuoi genitori, di tuo marito,
di tuo figlio che tanto amavi.
Come amavi quello che dovevi lasciare.
Noma, le tue sofferenze mi hanno insegnato a vivere,
il tuo amore non mi abbandonerà mai
e i tuoi occhi mi seguiranno sempre.
 





 
 

IL TEMPO
da LA VITA

 
Un orologio appeso al muro, da tanto tempo,
le lancette che non smettono mai dì girare,
inesorabilmente il tempo scorre.
Non possiamo fermarlo, non dobbiamo fermarlo.
Il grande evento della nostra nascita.
La nostra pelle luminosa e fresca,
che attira sguardi e fascino.
I grandi eventi della nostra vita.
L’orologio rintocca una nuova ora,
mentre ascolta le nostre risate
e asciuga le nostre lacrime.
Arriva il giorno, con le sue luci calde e colorate,
arriva la notte con il suo cielo illuminato di stelle.
I giórni, i mesi, gli anni trascorrono così,
senza rendercene conto.
La nostra frenesia è troppo forte,
siamo troppo occupati da ciò che ci circonda
per soffermarci a sentire il battito del nostro cuore.
Lo specchio ci ricorda l’orologio,
le rughe solcate sul nostro viso
ci ricordano le lancette che girano.
Le nostre foto racchiudono
tutte le sensazioni passate e presentì
per un futuro da ricordare.
Quante foto, quante immagini per ogni
momento trascorso, ma tu resterai
sempre giovane dentro, sempre un bambino
alla ricerca di una mano da stringere,
mentre il tempo instancabile scorre e osserva