A-g-
a- ancine
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A, a |
1. A,a Prima lettera dell'alfabeto 2. La art. det. f. sing. 3. a prep. semp ♥ L'art. [abbìle (la bile)] e, nello stato in luogo e nel modo a luogo la prep. , tentano ad agglutinarsi col sostantivo: ♠stajo accasa (sto in casa) , vajo all'acchiesa (vado alla chiesa). |
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â, aaha |
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A Creta |
Acquaviva di Nerola- nome di località |
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a la mani e non capà |
indiscriminatamente, senza scegliere- loc. avv. ♣ "...i pijaru, cucì. a la mani e non capà " li presero indiscriminatamente |
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a sapillo |
vallo a sapere! loc. avv. |
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abbacchiu
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1. agnello s. m. 2. Abbacchio (Regionale) ♦quella puramente etimologica lo fa risalire ad abecula o avecula, a sua volta derivante da ovacula o ovecula, diminutivo del latino ovis (pecora). altra versione fa derivare il termine da ad baculum, "vicino al bastone", ad indicare l'agnello da latte, non ancora svezzato e che, in quanto tale, si usa tutt'oggi legare ad un bastone conficcato nel terreno (ad baculum), al fine di costringere la madre a rimanere nei pressi senza allontanarsi. l'altra popolana dal termine abbacchiare, nel senso di abbattere, uccidere con il bastone (dal latino baculum, quindi un agnello che è prossimo all'abbattimento "ad baculum", "vicino al bastone'). Abbacchiarsi è tuttora in uso nel Lazio e da lì nell'uso colloquiale della lingua italiana, soprattutto con il participio passato e aggettivo abbacchiato, nel senso di persona abbattuta, affranta, distrutta, fortemente dispiaciuta. ♠ Infatti noi diciamo "te vedo bbacchiatu" quando uno è abbattuto, demoralizzato Ricetta "Abbacchiu alla cacciatóra" Tempo di Preparazione: 10 min. Tempo di Cottura: 25 min. INGREDIENTI PER 4 PERSONE:- 1 kg di cosciotto d'ABBACCHIO a pezzetti - 2 spicchi d'aglio - 2 rametti di rosmarino - qualche foglia di salvia - 2 acciughine - 1/2 bicchiere di aceto - 1/2 bicchiere d'acqua - 40 gr di burro - 2 cucchiai di farina - sale - pepe 1. Lavate la carne e asciugatela, poi fatela rosolare in una casseruola insieme al burro. Salate leggermente e pepate. Quindi unitevi aglio sbucciato, rosmarino lavato e la salvia pulita e tritata. Mescolate. 2. Spolverizzate con la farina, lasciate abbrunire e annaffiate con acqua e aceto. Mescolate per bene, facendo staccare il fondo di cottura, incoperchiate e cuocete per 15 min. su fiamma dolce. 3. In un pentolino, sciogliete le acciughe spezzettate con del sugo di cottura dell'agnello, col mestolino versatele poi sulla carne e lasciate insaporire per un paio di minuti. Disponete l'agnello su un piatto da portata e irroratelo con la salsa ottenuta. |
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abbìle |
1. bile (la bile)*s. fem. (*)Liquido viscoso, amaro, di colore giallo-verdastro, secreto dal fegato e versato attraverso le vie biliari nel tratto duodenale dell'
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accesso |
E' la conseguenza dell'infezione, da parte di batteri, di un follicolo pilifero (i cosiddetti "pori" della pelle, da cui fuoriescono capelli, ciglia e peli). L'organismo per isolare l'infezione forma, nello spessore della pelle, una raccolta di pus, che nel tempo tende ad aprirsi spontaneamente all'esterno, giungendo così a guarigione (nel giro di 7-10 gg). Possibili complicazioni, spesso favorite dalla spremitura dell'ascesso, sono la diffusione a distanza dell'infezione per entrata nel circolo sanguigno dei batteri, e la formazione di altri ascessi intorno al primo. Come si manifesta Si manifesta soprattutto nelle zone soggette a sfregamento (collo) o sul viso come complicazione dell'acne, nelle palpebre come complicazione di orzaiolo, o dove la cute presenta già una lesione, e appare come un nodulo duro, teso, rosso, dolente anche se non viene toccato, delle dimensioni di 1-3 cm. Nel giro di una settimana, il nodulo diviene molle e forma in superficie una punta gialla o semplicemente un punto più chiaro in cui la pelle appare molto sottile. Nel giro di altri 3-4 giorni il pus esce all'esterno spontaneamente, e l'ascesso guarisce. Cosa fare a casa. Di solito è consigliabile: * Fare impacchi caldo-umidi con garze sterili imbevute di acqua bollita tiepida, per 20 minuti 3 volte al giorno * Quando l'ascesso sembra giunto a maturazione (la pelle in superficie diventa sottile e gialla), sentire il medico per valutare se lasciare che il pus fuoriesca da solo, o se è necessario drenarlo (cioè farlo uscire). Il pus dell'ascesso è ricchissimo di batteri, pertanto molto contagioso, quindi: * fornite al bambino asciugamani personali * lavate accuratamente ad alta temperatura e/o con un prodotto disinfettante qualsiasi indumento o asciugamano che sia stato contaminato con il pus dell'ascesso. * buttate via le bende e le garze sporche di pus. Cosa non fare: Non spremete l'ascesso senza un'indicazione del medico. In ogni caso, fatelo delicatamente, e solo dopo aver praticato, in corrispondenza della parte chiara e sottile della pelle che copre l'ascesso, un foro il più largo possibile, mediante l'ago di una siringa. ♥Accrescitivo: 'na sòrta d'accesso |
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accéssu |
1.accesso sost. m. 2. entrata sos. f. 3. ingresso |
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accétta |
scure s.f. L'accétta in moriconese non è, come erroneamente pensa la maggior parte delle persone l'ascia; l'ascia è l'accéttola. Infatti: SCURE [scù-re] ant. secure sostantivo (f). Arnese costituito da una lama pesante di acciaio, dritta o arcuata, applicata a un lungo manico da impugnarsi con entrambe le mani, impiegato per abbattere le piante, sgrossare i tronchi e spaccare la legna ♦ lat. securem, corradicale di secare “tagliare” • sec. XIII.
Accrescitivo: accéttó diminutivo :accettòla |
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accettà,ccettà |
1. accettare 2.acconsentire v. t. |
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accettòla |
ascia s.f. ♥ per le note vedi accétta |
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acchiesa |
chiesa s.f. |
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àccia |
gugliata s.f.. La quantità di filo che s'introduce ogni volta nell'ago per cucire. |
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acciaru |
acciaio s.m. |
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accóstu |
accanto ♥avv. "quillu me stea accóstu" prep.♥ è sempre seguito da a : "Tè a terra accóstu a me". |
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accrócco |
vedi bisinissu |
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accruccu |
1. accrocco 2. cavillo s.m. ♥ detto di cose ammonticchiate senza garbo e stabilità ..."che robbè ss'accruccu?" "Inutile che va cerchenno accrucchi"= non cercare cavilli |
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ace |
1. non vale 2. fermo 3.sei punito (nei giochi) ♥ int. forse dal latino iaceo,es- rimanere, fermarsi, soggiornare; ma potrebbe derivare da acies,ei > (in senso militare) linea di demarcazione [ se passi la linea hai sbagliato] |
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acetèlla |
1.romice 2. acitella s.f. 1 Pianta delle Poligonacee, dal fusto eretto, avente grosse radici legnose, foglie lanceolate, piccoli fiori, frutto con tre spigoli; è diffusa nelle aree boscose di regioni temperate o fredde 2. Nei tempi passati, i meno abbienti, piuttosto che bere solo acqua, la "insaporivano" con qualche goccia di aceto ;era l'acetella
rumice, lengua de cane • lat. rumicem |
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aci |
'aci! aci! 'inter. espressione che serve a fermare il gioco quando si riscontra un fallo (vedi ace) |
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àcidu |
1. acido 2. acidità di stomaco |
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acitasse |
divenire astioso, malevolo figur. QESTO VERBO, IN MORICONESE, SI USA SOLO IN MODO RIFLESSIVO; però diventa intransitivo se si usa come ACITÁ; esso ha anche la forma riflessiva che si coniuga interponendo i pronomi riflessivi ME, TE, SE, CE, VE |
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acìtu |
aceto s.m. |
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acquantu |
1. solamente 2. appena avv. |
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acquantu vidi |
1. attenzione 2. ma tu guarda! inter. |
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acquaru |
prato bagnato s. f. ( non confondere con la rugiada/guazza) |
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acru |
1.acre 2. agro ag. |
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acu |
ago s.m. |
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addò |
dove avv. |
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Adermo |
Adelmo |
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Adorfo |
Adolfo |
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ae |
alle prep.art. |
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affabeto |
1. alfabeto s.m.. 2. analfabeta agg. e s. m e f |
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affiancu |
1 lateralmente 2.di fianco avv. e prep. vedi accóstu |
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affizzione |
1. affetto agg 2. affezione s.f. |
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agnilìa |
gengiva s.f. ♦da agnatìa ¦mancanza del mascellare inferiore grc. gnáthos 'mascella' e -a- privativo.♠ «Pasticava solu co lagnilie, eppure se scofanò guaci 'na pagnotta!» |
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agru |
1.acre 2.aspro |
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agunia |
agonia |
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agustinellu |
nato/a in agosto |
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Agustu |
1. Augusto 2. Agosto ♠ "chi magna l'uva d'agustu de settembre recaca 'ó mustu" - chi mangia l'uva di agosto a settembre defeca il mosto. |
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ahà! |
arri! int. Incitamento, imperioso, per le bestie da soma. |
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ahiu! |
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ahuù! |
1.salve 2.salute |
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aju |
aglio s. m. Sin dall'antichità era noto che poteva essere assunto per curare i dolori reumatici, il catarro bronchiale, la febbre, l'influenza e la pressione alta. |
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alevelette |
in guardia ♣ di vedetta! ♠ avviso che risuonava quando arrivava il capo o il padrone |
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alìce |
1. acciuga s. f. 2. persona magra |
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aligria |
1.gioia 2.allegria |
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all'impruvisu |
1. a bruciapelo 2. improvvisamente loc. avv. |
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all'inzecca |
1.casualmente 2.senza cognizione |
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allecru |
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allirchinu |
1. Arlecchino 2.detto di persona vestita in modo vistoso e a tinte vivaci |
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allissu* |
lesso agg. e s. |
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alluturnu |
attorno avv |
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aluccu |
1.allocco 2.cuculo* (fig. sinonimo) persona goffa e stupida "Mò, sta a ffà l'aluccu!" "Chi, quill'aluccu de Tizio? " |
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amaru |
♥ il diminutivo "amarognolo" in moriconese viene usato da qualche anno ma in verità si direbbe mmaréa |
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ambì |
1.ambire 2.aspirare |
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ambra |
vedi crócu |
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Amircare |
Amilcare |
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ammagginà |
immaginare |
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ammappalu |
1.perbacco* 2.accipicchia * È un'interiezione usata, di solito, al posto di "ammazzalo" in senso bonario. Come dire" perbacco come sei bravo!" però si dice anche in modo negativo, quando si commette una scorrettezza, sempre in tono amichevole. Veramente il termine dovrebbe essere AMMAPPA.. con l'aggiunta del pronome LA, LU, TE, VE ECC. |
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ammella |
siliquastro ( albero di Giuda) ♦ Cercis siliquastrum Figura Arbusto autoctono della macchia mediterrenea conosciuto come "Albero di Giuda" (Vedi Fig.); i fiori, anticamente, si mangiavano ed erano chiamati Pastenacici e davano anche uno dei nomi alla pianta |
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ammene |
amen loc (latino così sia) |
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ancinella |
pensile ♦ Dal lat. uncus=uncino, àncora |
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ancinu_az |